Sul mare sporco interviene LEGAMBIENTE



PAOLA - Legambiente Calabria rende noto che il mare di Paola (CS)  “nei giorni scorsi a seguito delle giornate di pioggia si è presentato sporco con evidenti e presumibili sversamenti di fanghi di depurazione“. “Probabilmente si è davanti ad un illecito e se è tale ne va accertata la responsabilità per la sua gravità e vanno puniti quanti si sono resi rei di tale atto criminale, in quanto non è ammissibile continuare a guardare ed essere inerti ed inermi innanzi a tali scempi e devastazioni. Sembrerebbe infatti che approfittando del maltempo i fanghi dei depuratori non vengano smaltiti correttamente, ma semplicemente buttati a mare“, spiega l’associazione che per tale motivo “chiede alle Capitanerie di Porto, alle Procure ed alle varie forze dell’ordine di vigilare, controllare e reprimere questi illeciti“. Il presidente regionale di Legambiente Calabria, Francesco Falcone, evidenzia come “sia inammissibile che taluni imprenditori – gestori degli impianti di depurazione, ladri di futuro, approfittando delle condizioni meteo, quali piogge e mareggiate, sversino i fanghi nel mare non smaltendoli correttamente ottenendo così sempre più profitti ed eliminando i costi di smaltimento dei fanghi di depurazione a danno della salute del mare e dei cittadini, con conseguenze anche sulla già fragile economia turistica e sull’immagine stessa della nostra terra”. “Da tempo Legambiente Calabria invita la Regione e i Comuni affinché si attuino pochi e semplici accorgimenti nella gestione degli impianti depurativi: si eliminino dalle voci del capitolato d’appalto quelle inerenti lo smaltimento dei fanghi di depurazione in modo da evitare queste irregolarità vadano a discapito del bene comune e quelle inerenti le spese energetiche – sottolinea l’associazione –Misure ed azioni a “costo zero” ma di oculatezza e di salvaguardia dell’interesse generale di una sana e buona amministrazione della cosa pubblica. Noi crediamo lo si possa fare, ma agli inquinatori va dato un messaggio forte: non saranno impuniti e lo Stato controlla e reprime“.

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